Il ritorno del vinile nell’era digitale

Per gli appassionati di musica il disco in vinile è un oggetto da collezione sempre presente nonostante la grande rivoluzione tecnologica. Il fascino del disco in vinile, infatti, è indubbio, e ha persistito nel tempo incrementando le sue vendite fino a superare quelle dei CD.

Si parla molto del ritorno del “disco nero” ma probabilmente è più corretto dire che il vinile non ha mai abbandonato la scena: amanti della musica, collezionisti, produttori e artisti, infatti, sono rimasti legati alla sua cultura. Si tratta di una filosofia che si sta diffondendo sempre di più anche tra i giovani affascinati sia dalla bellezza del disco come oggetto che dalla ricerca di una qualità audio superiore.

Soldout ne ha parlato con Carlo Lecchi, Presidente di “Avi – Associazione Vinile Italiana – cultura – costume-collezionismo” durante Sanremo 2022 e in questo articolo, scoprirai:

  1. Il ritorno del disco nero
  2. L’esperienza del disco in vinile nell’era digitale
  3. Il vinile storico con l’AVI, L’Associazione Vinile Italiana – cultura – costume – collezionismo
  4. I vantaggi del disco in vinile

Il ritorno del disco nero

Il disco in vinile coinvolge sempre più amanti della musica e secondo i dati Deloitte per FIMI, in Italia le vendite del vinile sono tornate a superare quelle del CD. I fattori che hanno determinato questo successo sono moltissimi ma sicuramente la bellezza del supporto, il suo fascino e l’esperienza di ascolto spiccano maggiormente. Consideriamo anche che il disco in vinile, si è integrato perfettamente in quella che è la rivoluzione digitale che stiamo vivendo. Analogico e digitale convivono nonostante le apparenti criticità e polemiche in atto. Il vinile, è destinato pertanto a restare nel cuore degli appassionati e dei collezionisti che amano la musica e che desiderano emozionarsi vivendola attraverso un’esperienza di ascolto differente dalla proposta digitale. L’incanto del disco in vinile, dunque, nasce soprattutto dalla modalità di ascolto della musica, dall’esperienza che si costruisce intorno ad essa e all’osservazione del disco come opera d’arte e oggetto da collezione. Possiamo definirlo un vero e proprio viaggio dentro la musica e all’interno di noi stessi, toccando le nostre emozioni più profonde. La musica digitale non è in grado di competere con tutto questo.

L’esperienza del disco in vinile nell’era digitale

In un’epoca in cui tutta la nostra vita si svolge secondo ritmi frenetici, l’esperienza dell’ascolto della musica di qualità su supporto di vinile ci dona la grande opportunità di  vivere una connessione emotiva profonda con la musica ma non solo, ci permette di riappropriarci del nostro tempo.

Sempre più giovani sono attenti alla qualità audio della musica che ascoltano, e si stanno rendendo conto che questa non può essere considerata apprezzabile con il digitale o con lo streaming. E la bellezza di poter avere un oggetto concreto tra le mani da collezionare mette in risalto la filosofia dell’ascoltare la musica su vinile.

Oggi, la musica si scarica con un click in qualsiasi luogo, fa da sfondo alla nostra intera esistenza, tuttavia, ascoltare un disco dall’inizio alla fine, soffermandosi, resta un evento esclusivo capace di far provare grandi emozioni. Ed è proprio questo che piace e coinvolge sempre più persone!

Il disco in vinile, rappresenta, appunto, un momento unico, con un alto valore sensoriale: aprire la copertina, sfogliare l’artwork, estrarre il disco e posizionarlo mentre si ammira la cover durante l’ascolto è un qualcosa che ci tocca l’anima. Si tratta di una situazione che, oggettivamente, la musica digitale non potrà mai sostituire. Immaginiamo quest’atmosfera e un ritorno ad una tempo scandito e lento, dove poter assaporare la musica così come la vita.

Non dimentichiamoci che il cambio di routine e le continue restrizioni degli ultimi anni hanno incrementato, nelle persone, il desiderio di rivedere il proprio stile di vita basandosi sulla qualità del tempo e non sulla quantità.

Il Vinile storico con L’AVI – Associazione Vinile Italiana – cultura – costume – collezionismo

Durante la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, Soldout, ha avuto il piacere di incontrare Carlo Lecchi, Presidente diAVI – Associazione Vinile Italiana – cultura-costume-collezionismo”  che dal 2017 organizza e promuove ogni tipo di attività inerente al tema del vinile su tutto il territorio nazionale. AVI, ha sede a Milano, ed è una realtà che ha lo scopo di supportare, senza fini di lucro, le attività e gli eventi che hanno come tematica il vinile istituendo anche nel corso dell’anno il prestigioso Premio AVI da conferire a personalità e progetti di spicco appartenenti al mondo della musica.

Il Premio è giunto alla sesta edizione e per chiudere in bellezza la stagione 2021, l’importante riconoscimento è stato dato alla mostra – evento ”Di segni e sogni” del Maestro Lorenzo Marini, Contemporary Artist e trai più importanti Art Director Europei che spesso abbina le sue opere d’arte visiva alla musica. La manifestazione si è svolta e tenuta a Siena dal 20 luglio al 20 ottobre 2021 e ha visto il coinvolgimento della cantautrice Mariella Nava per la realizzazione della colonna sonora. Per questa ragione, AVI, ha deciso di premiare il “solo show” del Maestro Marini.

Nella prestigiosa sede di Milano, in Via Washington 48, prendono vita interviste televisive, docufilm, presentazioni di dischi e libri a tema musicale, riunioni di esperti ed addetti ai lavori. Anche il noto programma televisivo “Studio Aperto Mag” di Mediaset ha girato puntate sul beat italiano e le interviste a I Camaleonti e Edoardo Bennato. Recentemente sono state avviate, inoltre, le riprese del docufilm ”Nanni Ricordi, l’uomo che inventò i dischi” del regista Roberto Manfredi con la presenza di Mara Maionchi e Ornella Vanoni.

L’atmosfera che si respira nella sede di “AVI – Associazione Vinile Italiana – cultura-costume-collezionismo” tra i dischi e le memorabilia esposti creano l’ambiente ideale per realizzare eventi di grande spessore che hanno come protagonista il vinile storico e la musica.

AVI, inoltre, ha patrocinato il progetto Old School, rivolto ai giovanissimi, prodotto e arrangiato dal Maestro Mauro Paoluzzi. L’iniziativa ha come obiettivo la produzione delle giovani proposte in vinile dato un coinvolgimento sempre più sentito nell’ascolto della musica su supporto di vinile. L’Associazione, è molto attenta nella promozione della filosofia dell’ascolto della bella musica su vinile e ogni anno, è presente anche al Festival della Canzone Italiana all’interno dei moltissimi eventi collaterali per diffonderne la cultura e i suoi valori.

L’AVI, è così divenuta celebre in poco tempo grazie alla propria attività nei principali eventi musicali italiani dove viene spesso invitata ad esporre i vinili storici.

A Sanremo, nella Città della Musica, all’interno di una teca del Teatro Ariston, ad esempio, potrete ammirare un’esposizione permanente con la chitarra POP di Andy dei Bluvertigo che l’Associazione donò al Teatro nel corso della manifestazione “SanremoRock”, nel 2018. Avi, si configura, dunque come un grande punto di riferimento per tutti gli amanti della musica e del vinile in Italia E soldout la seguirà certamente nel racconto di tutte le importanti iniziative future.

3 vantaggi del disco in vinile

Il dibattito tra analogico e digitale è sempre molto acceso ma, gli appassionati di musica, in realtà, investono in più formati per trarre il meglio da ogni situazione. E’ innegabile, tuttavia, che il disco in vinile conservi degli aspetti che rendono la sua esperienza unica e speciale. Vediamo insieme quali sono questi aspetti e i principali vantaggi dell’ascoltare la musica su disco in vinile.

1 Il calore del suono

Chi ama il vinile parla spesso di “calore del suono” ovvero le distorsioni naturali che ne danno il suo valore reale. Gli amanti della musica descrivono il fruscio sprigionato dall’incontro della puntina del giradischi sul supporto sonoro come impareggiabile. Anche l’ingegnere del suono Adam Gonsalves, lo descrive come un suono più piacevole e caldo per le orecchie. Il calore del suono, tuttavia, è un aspetto molto dibattuto che mette in discussione il presunto suono superiore del vinile rispetto a quello del CD.

2 Il formato fisico

Per chi ama collezionare i suoi dischi preferiti non c’è nulla come il vinile. Le raccolte di CD, infatti, per quanto possano risultare appaganti non sono in grado di competere  con il disco in vinile. Il disco, è una vera opera d’arte di qualità tangibile che non può essere replicata nel mondo digitale. E’ un oggetto concreto che ci narra una storia: un autentico del nostro gruppo preferito ricco di emozioni.

3 Ritrovare il tempo per la musica: slow life

Viviamo in un mondo frenetico all’interno del quale è difficile fermarsi o anche solo rallentare. Siamo iperstimolati a livello sensoriale e anche le nostre abitudini di ascolto sono molto cambiate rispetto al passato. E’ bello constatare però che la musica andrebbe vissuta totalmente riprendendosi il tempo dell’ascolto, dell’osservazione, e dell’ammirazione. Non si tratta di lentezza ma di ritrovare soprattutto una qualità del tempo che possa rappresentare anche evasione e ricerca di nuove fonti d’ispirazione.

Il disco in vinile, dunque, il vantaggio più bello che ci offre è quello di tornare a fermarci anche solo per la durata del disco, per ascoltarlo tutto d’un fiato entrando nella narrativa del nostro gruppo preferito, emozionandoci e scoprendo realtà nuove.

Il disco in vinile, dunque, il vantaggio più bello che ci offre è quello di tornare a fermarci anche solo per la durata del disco, per ascoltarlo tutto d’un fiato entrando nella narrativa del nostro gruppo preferito, emozionandoci e scoprendo realtà nuove.

Share via
Copy link
Powered by Social Snap